«Sono lieto di poterle dire che con lo stesso spirito di solidarietà che ha guidato fin qui la mia opera di assistenza a molti bisognosi, accetto di essere il corrispondente della Croce Rossa Svizzera a Roma […]. È con vivo piacere che mi metto […] a disposizione della Croce Rossa Svizzera per questa azione, di cui sento tutta la portata umanitaria, e di poter continuare l’opera svolta […] da mio padre e da mia nonna, con i quali Ella avrà certamente già allora collaborato» (Carlo Sommaruga, lettera ai responsabili della Croce Rossa Svizzera, 1944; Berna, Archivio federale svizzero, Fondo Cornelio Sommaruga)

Nella lettera con cui accetta di diventare uno dei delegati della Croce Rossa Svizzera a Roma durante gli ultimi anni del conflitto, Carlo Sommaruga ricorda che già il padre Cornelio (1872-1929) e la nonna Marietta Crivelli Torricelli (1853-1928) avevano collaborato con la medesima istituzione. La storia della famiglia Sommaruga si intreccia infatti indissolubilmente con quella della Croce Rossa: la contessa Carolina Maraini-Sommaruga (1869-1959) fu una grande benefattrice dell’organizzazione fondata nel 1863 da Henry Dunant, finanziando tra l’altro il preventorio “Emilio Maraini” della Croce Rossa Italiana di cui fu direttore sanitario il pediatra Francesco Valagussa, padre di Anna Maria. Da ultimo, il figlio di Carlo e Anna Maria, Cornelio Sommaruga (1932), fu presidente del Comitato internazionale della Croce Rossa dal 1987 al 1999.

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Federica Spitzer

(Vienna 1911 – Lugano 2002), di origine ebraica, scelse volontariamente la deportazione a Theresienstadt per salvare la vita dei suoi genitori. Scampata alla Shoah, testimoniò ai giovani delle scuole ticinesi l’orrore del Lager, ma anche l’irriducibile forza di resistenza degli esseri umani.

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Marietta Crivelli Torricelli

(Lugano 1853 – 1928), fondatrice della “Società di mutuo soccorso femminile”, delle “Case del soldato” e di numerose altre iniziative filantropiche, per tutta la vita si dedicò con energia e abnegazione ai bisognosi, tanto da essere soprannominata e nota in tutto il Cantone come la “Mamma dei poveri”.

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Francesco Alberti

(Montevideo 1882 – Bellinzona 1939), sacerdote cattolico, direttore del quotidiano «Popolo e Libertà» e amico di don Luigi Sturzo, fu tra i primi nel Canton Ticino a denunciare con fermezza le colpe e i pericoli del fascismo, nonché i soprusi della guerra di Spagna e di ogni totalitarismo.

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Carlo e Anna Maria Sommaruga

Carlo Sommaruga (Lugano 1902 – Roma 1955), diplomatico svizzero, a rischio della vita diede protezione a famiglie ebree perseguitate dai nazifascisti, ospitandole nella sua casa romana e a Villa Maraini. Sua moglie Anna Maria Valagussa (Roma 1905 – 1998), infermiera della Croce Rossa, si spese per aiutare rifugiati italiani riparati in Svizzera, indipendentemente dalla loro appartenenza sociale, politica o confessionale.

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Guido Rivoir

(Champdepraz 1901 – Lugano 2005), pastore valdese, antifascista e generoso sostenitore di persone in difficoltà, dopo il colpo di stato che depose nel 1973 il presidente Allende e inaugurò la dittatura di Pinochet fu tra i più convinti sostenitori dell’azione “Posti liberi per i rifugiati cileni”.

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