«Poche pagine, forse, della sua immane attività di giornalista avranno i segni della genialità, ma la sua opera complessiva, per la sua unità, per la sua perfetta rispondenza alle idee maestre che la muovono, costituisce la poderosa affermazione di una personalità che aveva mete chiare e che sapeva trascinare gli altri ad amarle. Giornalista, ha come pochi influito, attraverso il suo quotidiano monito, ripetuto per anni e anni, a conservare al suo partito e al popolo tutto una coscienza vigile per la tutela di valori imprescindibili. Resterà, ove la storia non consumi un’ingiustizia, come uno di quegli uomini che caratterizzano un’epoca nella nostra vita di popolo libero» (Giuseppe Lepori, 18 settembre 1939)
L’edizione del “Popolo e Libertà” listata a lutto per la morte del suo direttore.
Il necrologio apparso sul “Giornale del Popolo” il 18 settembre 1939.
La notizia data dal quotidiano socialista “Libera Stampa” (18 settembre 1939).
A cento anni dalla nascita, l’edizione del “Popolo e Libertà” del 22 maggio 1982.
A cento anni dalla nascita, l’edizione del “Giornale del Popolo” del 22 maggio 1982.
«Cari amici di “Popolo e Libertà”, permettetemi di associarmi con tutto cuore al vostro lutto per la perdita dell’amato e indimenticabile Direttore, Don Francesco Alberti. Io ebbi la fortuna di conoscerlo personalmente, in un rapido incontro a Parigi, due anni fa, e in me si accrebbe l’affetto e l’ammirazione per Lui. Vero difensore dei valori cristiani e dell’idea democratica nella vita pubblica, egli vi portò sicurezza di principi, lucidità d’intuizione e grande calore di sentimenti. Così il suo spirito continui ad aleggiare sulla vostra Redazione e sul cattolico Ticino» (Luigi Sturzo, “Popolo e Libertà”, 16 ottobre 1939)
Questo servizio di Plinio Grossi andò in onda il 23 maggio 1982 nella trasmissione televisiva «Il Regionale» (RSI).