«Poche pagine, forse, della sua immane attività di giornalista avranno i segni della genialità, ma la sua opera complessiva, per la sua unità, per la sua perfetta rispondenza alle idee maestre che la muovono, costituisce la poderosa affermazione di una personalità che aveva mete chiare e che sapeva trascinare gli altri ad amarle. Giornalista, ha come pochi influito, attraverso il suo quotidiano monito, ripetuto per anni e anni, a conservare al suo partito e al popolo tutto una coscienza vigile per la tutela di valori imprescindibili. Resterà, ove la storia non consumi un’ingiustizia, come uno di quegli uomini che caratterizzano un’epoca nella nostra vita di popolo libero» (Giuseppe Lepori, 18 settembre 1939)

«Cari amici di “Popolo e Libertà”, permettetemi di associarmi con tutto cuore al vostro lutto per la perdita dell’amato e indimenticabile Direttore, Don Francesco Alberti. Io ebbi la fortuna di conoscerlo personalmente, in un rapido incontro a Parigi, due anni fa, e in me si accrebbe l’affetto e l’ammirazione per Lui. Vero difensore dei valori cristiani e dell’idea democratica nella vita pubblica, egli vi portò sicurezza di principi, lucidità d’intuizione e grande calore di sentimenti. Così il suo spirito continui ad aleggiare sulla vostra Redazione e sul cattolico Ticino» (Luigi Sturzo, “Popolo e Libertà”, 16 ottobre 1939)

Questo servizio di Plinio Grossi andò in onda il 23 maggio 1982 nella trasmissione televisiva «Il Regionale» (RSI).

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Federica Spitzer

(Vienna 1911 – Lugano 2002), di origine ebraica, scelse volontariamente la deportazione a Theresienstadt per salvare la vita dei suoi genitori. Scampata alla Shoah, testimoniò ai giovani delle scuole ticinesi l’orrore del Lager, ma anche l’irriducibile forza di resistenza degli esseri umani.

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Marietta Crivelli Torricelli

(Lugano 1853 – 1928), fondatrice della “Società di mutuo soccorso femminile”, delle “Case del soldato” e di numerose altre iniziative filantropiche, per tutta la vita si dedicò con energia e abnegazione ai bisognosi, tanto da essere soprannominata e nota in tutto il Cantone come la “Mamma dei poveri”.

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Francesco Alberti

(Montevideo 1882 – Bellinzona 1939), sacerdote cattolico, direttore del quotidiano «Popolo e Libertà» e amico di don Luigi Sturzo, fu tra i primi nel Canton Ticino a denunciare con fermezza le colpe e i pericoli del fascismo, nonché i soprusi della guerra di Spagna e di ogni totalitarismo.

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Carlo e Anna Maria Sommaruga

Carlo Sommaruga (Lugano 1902 – Roma 1955), diplomatico svizzero, a rischio della vita diede protezione a famiglie ebree perseguitate dai nazifascisti, ospitandole nella sua casa romana e a Villa Maraini. Sua moglie Anna Maria Valagussa (Roma 1905 – 1998), infermiera della Croce Rossa, si spese per aiutare rifugiati italiani riparati in Svizzera, indipendentemente dalla loro appartenenza sociale, politica o confessionale.

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Guido Rivoir

(Champdepraz 1901 – Lugano 2005), pastore valdese, antifascista e generoso sostenitore di persone in difficoltà, dopo il colpo di stato che depose nel 1973 il presidente Allende e inaugurò la dittatura di Pinochet fu tra i più convinti sostenitori dell’azione “Posti liberi per i rifugiati cileni”.

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