La ferma e precoce condanna di ogni forma di fascismo da parte di Francesco Alberti faceva eccezione persino negli stessi ambienti del conservatorismo ticinese cui apparteneva (diametralmente opposte alle sue furono ad esempio, in alcuni casi, le posizioni espresse dal “Giornale del Popolo”). La preoccupazione nasceva in lui dalle limitazioni della libertà personale e dall’uso della violenza che vedeva nascere anche in Ticino, dietro l’esempio di una nazione sentita vicina e oramai toccata da una deriva totalitaria. Il suo sincero antifascismo si espresse negli articoli di giornale e negli interventi radiofonici, come pure in azioni puntuali come la battaglia contro un pamphlet irredentista (“La questione ticinese”) comparso nel 1924 in una libreria di Bellinzona o nel biasimare, nel gennaio del 1934, una marcia filofascista nelle strade della capitale cantonale. «Vengano pure» rispose alle minacce che gli furono mosse «il primo che si fa avanti, lo butto giù dalle scale».
“Il fascista svizzero” del 25 maggio 1935.
Volantino apparso su “Il fascista svizzero” del 25 maggio 1935.
L’opuscolo, a cura dell’Associazione Giovani Ticinesi, intendeva favorire l’accorpamento del Cantone all’Italia fascista.
Pubblicazione fascista stampata a Lugano nel 1924.
«Gli atteggiamenti provocatori della federazione fascista ticinese hanno dato i loro amari frutti. La competizione politica si trasporta nelle piazze e si risolve a colpi di rivoltella e di matraque. Fermamente vogliamo sperare che l’episodio di Bellinzona, che ha in sé mescolati gli elementi del dramma e dell’operetta, resti un unico nella nostra storia» (editoriale del “Popolo e Libertà”, 26 gennaio 1934)
“Popolo e Libertà” del 26 gennaio 1934, giorno successivo alla cosiddetta “marcia su Bellinzona”.
«A proposito del fascismo ci teniamo a fare, una volta tanto, una distinzione. Nei confronti del fascismo come regime di uno Stato estero, l’Italia, non abbiamo nulla da dire. Ogni popolo si governa con quel regime che crede» (editoriale del “Giornale del Popolo”, 24 gennaio 1935)