«Stamane ho saputo dal vedovo di Paola che tutti erano da te e condivido la sua gioia. Disponi in loro favore delle somme che occorrono loro, regoleremo a fine guerra. Ti do pieni poteri e fai del bene che come vedi il Signore ce lo permette» (20 settembre 1943)
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Raffaele Cadorna il giorno delle nozze con la moglie Paola Greppi.
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Lettera di Anna Maria Valagussa all’autorità cantonale, in cui si fa garante di Giovanna Cadorna (Archivio di Stato del Cantone Ticino).
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Documento di soggiorno di Luigi Cadorna durante la sua permanenza a Lugano (Archivio di Stato del Cantone Ticino).
Tra i rifugiati italiani aiutati da Anna Maria Valagussa vi furono anche i figli del generale Raffaele Cadorna (1889-1973), discendente di una celebre stirpe di militari e protagonista del tentativo (vano) di difesa di Roma contro i tedeschi, durante la quale fu comandante del Corpo Volontari della Libertà. Nelle lettere di Carlo Sommaruga il generale è indicato con la prudente perifrasi di “vedovo di Paola”, per evitare che informazioni sensibili potessero cadere in mano tedesca. I suoi figli Giovanna e Luigi furono ospitati nella casa dei Sommaruga sul Monte Ceneri.