«Aggirammo la lingua di terra di Überlingen e ci dirigemmo verso Costanza, dove ci fu un’ultima, lunga sosta. E quando il treno si rimise in moto eravamo ad un tiro di schioppo da Kreuzlingen: la prima località svizzera! Per noi tutti, Kreuzlingen divenne il simbolo stesso della liberazione. Non occorrono grandi spiegazioni per capire l’importanza di quel momento» (Federica Spitzer, “Anni perduti”, 133)
Rifugiati di Theresienstadt accolti a San Gallo nel febbraio del 1945.
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Rifugiati di Theresienstadt accolti a San Gallo nel febbraio del 1945.